mercoledì 5 gennaio 2022

Le storie di giuseppe fava e Giuseppe "Peppino" Impastato



 (05 gennaio 1948) Nasceva a Cinisi Giuseppe “Peppino” Impastato, da Felicia Bartolotta e Luigi Impastato. La sua è una famiglia facente parte del sistema mafioso locale, sistema che lo stesso Peppino tenterà di scardinare nell’arco di tutta la sua breve vita, mediante una temeraria lotta condotta pubblicamente, tramite iniziative politiche e sociali a sostegno della legalità.

 

Questo suo attivismo lo porta a scontrarsi spesso col padre, fino all’inevitabile allontanamento da casa. Nel 1965 fonda “L’idea socialista”, un giornale di denuncia che dopo poco verrà sequestrato, evidentemente in quanto ritenuto “scomodo” per alcuni “notabili” della città, naturalmente collegati in vario modo al sistema mafioso, che proprio in quegli anni non veniva quasi riconosciuto dalle forze dell’ordine, e molti giudici la trattavano come una leggenda. In quegli anni Impastato partecipa alle manifestazioni di protesta accanto ai disoccupati e ai contadini ai quali vengono espropriati i terreni per favorire gli interessi di imprenditori prossimi al sistema, compresi quelli riguardanti la costruzione dell’aeroporto di Palermo.

 

Nel 1976 promuove la formazione di un’associazione culturale denominata “Musica e cultura” e un anno dopo fonda “Radio Aut”, un’emittente radiofonica libera dai cui microfoni Peppino opera un’audace azione di denuncia nei confronti dei boss locali (in particolare del capomafia Gaetano Badalamenti), e dei traffici di droga gestiti da questi ultimi grazie al controllo dell’aeroporto di Palermo.

 

Nel 1978 “Peppino” Impastato si candida alle elezioni comunali di Cinisi nella lista di Democrazia Proletaria, ma nella notte tra l’8 e il 9 maggio di quello stesso anno viene barbaramente ucciso, legato ai binari ferroviari con una carica di tritolo sotto il suo corpo. Inizialmente, incredibilmente, la stampa e la magistratura lo dipingono come un possibile attentatore rimasto vittima del suo stesso atto terroristico o ipotizzano al massimo un suicidio: purtroppo in Italia avviene anche questo.

 

Due procedimenti giudiziari nei confronti di Gaetano Badalamenti, accusato di essere il mandante dell’agguato a Peppino Impastato, si concludono con altrettante archiviazioni, nel 1984 e nel 1992. Soltanto nel 2002 la Corte di giustizia italiana condanna Gaetano Badalamenti, detto “Don Tano”, all’ergastolo per l’omicidio di Peppino Impastato.

 

Nei giorni successivi all’assassinio d’Impastato i suoi concittadini di Cinisi votano il suo nome e lo eleggono simbolicamente nel consiglio comunale. Oggi centri e associazioni continuano a combattere la mafia in suo nome e ci sono istituti e luoghi pubblici intitolati a lui: per fortuna l’Italia è anche questo.

 

 

(05 Gennaio 1984) La mafia uccide Giuseppe Fava. Ore 22.00, lo scrittore, giornalista e sceneggiatore Giuseppe Fava viene ucciso da 5 proiettili alla nuca. A sparare è la mafia. Nato il 15 settembre del 1925 in provincia di Siracusa, Fava affianca al giornalismo una brillante carriera di drammaturgo: il film “Palermo or Wolfsburg”, tratto dal suo romanzo “Passione di Michele”, vince l’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1980.

 

Nello stesso anno, gli viene affidata la direzione del “Giornale del Sud” e ne fa un quotidiano coraggioso, in prima fila nel denunciare le attività mafiose a Catania. Licenziato dal “Giornale del Sud”, continua la sua campagna antimafiosa sulla rivista “I Siciliani” , in cui pubblica l’anno prima un’inchiesta-denuncia (“I quattro cavalieri dell'apocalisse mafiosa”) sui collegamenti fra quattro importanti imprenditori catanesi e il clan di Nitto Santapaola.

 

Inizialmente, viene attribuito all’omicidio un movente passionale o economico (per le difficoltà in cui versava la rivista); solo successivamente la magistratura valuta meglio il ruolo di Fava nella denuncia dell’attività dei clan e nel 1998, istruendo il processo “Orsa maggiore”, che si conclude con la condanna di Nitto Santapaola all’ergastolo come mandante dell’omicidio.

 

 

#vincenzomariadascanio

 

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